
“NON POSSIAMO PIU’ ASPETTARE”
Il 29 aprile è una delle giornate di mobilitazione nazionale promosse dai migranti che hanno fatto domanda di sanatoria nell’anno 2020 (circa 4.800 a Bergamo e provincia), ma da più di 8 mesi non hanno ancora ricevuto risposta.
Oltre il 90% dei richiedenti è ancora in attesa di essere convocato dalle Prefetture e solo l’1% ha ottenuto il permesso di soggiorno, mentre la rigidità dei requisiti e le interpretazioni delle norme, lasciate talvolta alle discrezionalità, rischiano di penalizzare tanti richiedenti.
Sono stimate oltre 600.000 le persone che vivono e lavorano irregolarmente in Italia; con la sanatoria varata lo scorso anno – limitata ai comparti agricoltura, lavoro domestico e cura – si ipotizzava la regolarizzazione di soli 150.000: un provvedimento quindi molto parziale che per di più – in fase di applicazione – rischia di essere ulteriormente ridotto lasciando la maggior parte delle persone nella precarietà e nell’insicurezza.
Dilazionando i tempi delle procedure succede che tantissimi immigrati rischiano di perdere il lavoro e i requisiti per la regolarizzazione
Nel frattempo le persone rimangano nell’impossibilità di accedere in particolare al Servizio Sanitario Nazionale, tra cui alle vaccinazioni anti-covid attualmente in corso.
Sono a rischio i diritti e le speranze di migliaia di persone, lavoratrici e lavoratori, che da tempo vivono e lavorano nelle nostre città e nei nostri paesi.
Giovedì 29 aprile, dalle ore 15.30, saranno davanti alla Prefettura (Via Tasso) per chiedere di velocizzare le pratiche per il permesso di soggiorno di chi ha fatto la domanda di sanatoria nonché tutte le altre pratiche a cui sono costretti gli immigrati e le loro famiglie.
Si invitano le forze sociali, politiche, sindacali, le associazioni e la cittadinanza a partecipare e a solidarizzare.

Evento: https://www.facebook.com/events/281331703615715
- A cura Gruppo di sostegno alla mobilitazione “Non possiamo più aspettare”, Bergamo – Per comunicazioni: tel. 333 191 3801 – 349 247 0958
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