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Il
Cerbello sorge a quota 390, nella parte più
alta della Valle dei Brugaletti, nel territorio del comune
di Cenate Sotto, nelle vicinanze della sorgente del Fosso
Busone, uno dei piccoli corsi d'acqua che formano il Rio
Seniga. Più in basso, a quota 336, la cascina più
piccola, detta Felisetto. |
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L'ampio
podere in corrispondenza delle due case coloniche apparteneva
al Monastero benedettino di San Paolo d'Argon. Secondo
Sigismondi, la fondazione de Il Cerbello avvenne
nei primi anni del Cinquecento per iniziativa dell'abate
Benedetto Marino, che "pose a coltura i terreni
(...), trasformandone la maggior parte da un incolto
castagneto in vigna e campi, che saranno una delle principali
fonri di reddito per la comunità".
aprile
2014
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L'abate
- continua Sigismondi - "ne diede in affitto duecento
pertiche a Maffiolo Marchesi, con la condizione di costruire
entro due anni una casa, di abitarla, di provvedere al continuo
miglioramento e alla bonifica della terra: il monastero
avrebbe contribuito equamente alle spese. Così fu
fatto, tanto che per due secoli quello fu uno dei poderi,
oltre che più redditizi, più belli a vedersi
anche di lontano , con i suoi alberi in fila e le sue vigne
ordinate". (1)
aprile
2014 |
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Bernardino
Sarzetti nel cabreo del 1729 (cfr. sopra) rileva con precisione
la presenza di due roccoli per la cattura e caccia degli
uccelli nei boschi a bacio posti a sud della cascina.
Negli anni quaranta del Cinquecento le uccellande dovevano
riguardare anche le immediate vicinanze de Il Cerbello,
tanto che l'abate don Gaspare di Udine le fece distruggere
per allargare i vigneti. (2)
aprile
2014
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Anche
l'abate Prospero di Reggio, quasi alla metà del Cinquecento,
provvede ad allargare le coltivazioni della cascina (3),
mentre alcuni anni dopo l'abate don Arcangelo Magrini di
Verona provvede alla costruzione di un nuovo portico, ampliato
poi negli anni ottanta dall'abate don Cesario da Verona
(4). La cascina più piccola e più in basso
venne fatta edificare dall'abate Pietro Aronzio attorno
al 1622. (5)
aprile
2014 |
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Nel
corso della peste del 1630 morirono quasi tutti gli abitanti
de Il Cerbello, "al punto che la vendemmia
dovette essere fatta a spese del monastero"(6).
Non era infatti una cascina isolata, dal momento che si
trovava sulla strada che collegava Cenate con la Tribulina
e quindi con la città.
aprile
2014 |
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Diversi
furono gli interventi di miglioria e ingrandimenti promossi
a Il Cerbello per tutto il resto del Seicento.
Vi misero mano, ad esempio, gli abati Marcantonio Barbieri
attorno al 1650 (7), Francesco Superchi che verso il 1670
fece riedifcare gli edifici distrutti da un incendio, Cornelio
Codanini attorno 1676 (8), Giovanni Gerolamo de Angelis
di Venezia (1688) che fece costruire un nuovo portico (9)
e infine Anastasio Gonzanti, 1698, che realizza un pozzo
(10).
aprile
2014 |

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L'intervento
più notevole, per iniziativa dell'abate Cornelio
Codanini, è stata la costruzione di una grande cantina
capace di 1000 ettolitri di vino, la seconda dopo il monumentale
Cantinone del Monastero. (11)
aprile
2014 |

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Non
abbiamo trovato finora notizie risalenti ai due secoli successivi.
La cascina subì la sorte di tutte le altre proprietà
del Monastero di San Paolo d'Argon, fino alla soppressione
napoleonica (1797) con la successiva immissione nelle proprietà
dell'Ospedale di Bergamo fino al 1925.
luglio
2014 |

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Sono
ancora visibili le tracce degli interventi attuati dall'Opera
Nazionale Combattenti che nel 1925 acquisì tutta
la tenuta dell'ex Monastero per avviarne la parcellizzazione
successiva.
luglio
2014 |

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Dagli
anni Settanta del secolo scorso gli edifici de Il Cerbello
e della cascina Filisetto hanno subito varie e
profonde modificazioni. Costruzioni ex novo hanno occupato
i poderi di pertinenza delle due cascine ancora parzialmente
coltivati a vite e foraggio. Le ampie porzioni a nord e
ovest degli edifici de Il Cerbello, attualmente
in vendita e transennate perché pericolanti, sono
quelle che conservano ancora l'aspetto tradizionale.
luglio
2014 (Felisetto) |

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Toponimi
Cassina,
Ronchi delli Cerbelli, del Cerbello (cabreo 1729), Cassina
Serbello (catasto 1844), C. Cerbello (IGM 1889), Cerbello
(IGM 1974)
Quasi
certamente deriva da Cerro (quercus cerri), essenza presente
nei boschi vicini
Cassina
Filisetto (catasto 1844), C. Felisetto (IGM 1889 riferito
ad altro edificio), Felisetto (IGM 1974 riferito ad altro
edificio)
agosto
2014 (Felisetto) |

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Note
Le riproduzioni del Cabreo 1729 sono tratte dal
Calendario 1998 della Amministrazione comunale
di San Paolo d'Argon, contenente alcune tavole della Pianta
de stabili del Rev.mo Monasterio di S. Paolo D'Argon Anno
Domini MDCCXXIX (a cura di Mario Francesco Rota)
(1)
Mario Sigismondi, San Paolo d'Argon e il suo Monastero,
1979, p. 88
(2)
Ibidem, p. 106
(3)
Ibidem. p. 107
(4)
Ibidem, p. 110
(5)
Ibidem, p.120
(6)
Ibidem, p. 128
(7)
Ibidem, p. 134
(8)
Ibidem, p. 136
(9)
Ibidem, p. 140
(10)
Ibidem, p. 140
(11)
(Luigi
La Marca) Una trasformazione fondiaria nel Bergamasco,
1928, p. 8
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