Mara Ghidorzi: “Fontana e Majorino, modelli fotocopia. Unione Popolare la vera alternativa”

Outsider, fuori dai tre grandi schieramenti. Mara Ghidorzi, milanese classe 1981, progettista e ricercatrice su tematiche legate all’inclusione sociolavorativa, è la candidata alle presidenza per Unione Popolare, il cartello elettorale sostenuto da Rifondazione Comunista e da alcuni movimenti della sinistra radicale. L’obiettivo, più che una vittoria oggettivamente improbabile, è invece quello di “riuscire a portare anche nelle istituzioni della Lombardia una voce fuori dal coro e fuori dai due modelli-fotocopia del centrodestra e centrosinistra, che hanno pochissime differenze sui temi principali, dalla sanità all’ambiente”.

Era impossibile, dunque, trovare un accordo con Majorino.

“Impossibile. Se parliamo di sanità, la lista di Majorino ha come capolista Fabrizio Pregliasco, un dirigente del più grande gruppo ospedaliero privato della Lombardia: mi chiedo con quale coerenza possano parlare di potenziamento della sanità pubblica. Noi invece pensiamo ci debba essere una coerenza tra i proclami e l’agire concreto”.

Sui programmo che cosa vi caratterizza?

“Sulla sanità, per esempio, noi pensiamo che debba tornare ad essere pubblica. La nostra proposta è l’eliminazione del modello di sussidiarietà verso il privato: la Regione non dovrebbe più trasferire ingenti somme di denaro verso la sanità privata. Si deve invece potenziare quella pubblica con più assunzioni. Bisogna rimettere al centro il tema della prevenzione, e la prevenzione la si fa potenziando i medici di base e le strutture territoriali”.

Sul trasporto pubblico, quale è la vostra ricetta?

“Vogliamo contrastare il proliferare di nuove tangenziali e nuove autostrade. Brebemi ne è un esempio: è costosissima per l’ambiente, perché il pedaggio è altissimo, e perciò è vuota, e peraltro ha frammentato il territorio passando in mezzo a interi comuni. Puntiamo invece a potenziare il trasporto pubblico ferroviario: anche nella tratta Milano-Bergamo ci sono pezzi a binario unico, dovremmo essere la regione motore d’Italia e invece alcune linee non sono degne di un Paese europeo”

Il richiamo al voto utile rischia di penalizzarvi

“Siamo abituati a questo richiamo. Ma il voto utile finora è servito solo a spostare sempre più destra il paese. Il voto a Unione Popolare è utile per portare una vera voce di opposizione in Consiglio regionale, una voce che non c’è mai stata”

L.B

[L’Eco di Bergamo, 15.01.2023]