Avendo detto a suo tempo tutto quello che avevamo da dire contro l’orrenda mega palestra lasciataci in eredità dalla precedente amministrazione, pensavamo che questo capitolo fosse chiuso e da archiviare.
Invece no.
La chiusura si protrarrà fino a quando non si rimedierà a questa omissione, che appare francamente sconcertante. (Cfr. L’Eco di Bergamo, 17.11.21 nonché l’ordinanza http://www.comune.sanpaolodargon.bg.it/documenti/Tecnico/Ordinanza%20palestra.pdf)
Anche su questa pagina avevamo denunciato l’eccessiva fretta che aveva portato alla inaugurazione in grande pompa della nuova struttura nel bel mezzo della campagna elettorale in vista delle elezioni comunali del 3-4 ottobre scorso.
Una palestra – ricordiamo – collocata in modo inappropriato a spese degli spazi verdi delle scuole elementari e medie malgrado l’esistenza di un’altra palestra presente da tempo nelle aree del campo sportivo; ampiamente sovradimensionata rispetto ai reali bisogni della scuola (in particolare delle scuola elementare); concertata solo con l’azienda emergente che l’ha sponsorizzata e con le società sportive direttamente interessate e non coinvolgendo la cittadinanza, senza cioè valutare ubicazioni alternative e senza – soprattutto a monte – una riflessione su altri bisogni della popolazione; infine, last but non least, l’orrenda insegna – PALALVF” – con il nome dello sponsor privato che troneggia – in modo non appropriato (almeno secondo chi scrive) – negli spazi della scuola pubblica. (Cfr. https://www.alternainsieme.net/2021/09/14/san-paolo-dargon-perche-questa-palestra/ )
Si è trattato di un’operazione voluta dal precedente sindaco, giunta e gruppo di maggioranza (“l’Alveare”) e solo fiaccamente contrastata da quello di minoranza per impedire o quantomeno limitare lo scempio (figuriamoci se il centro-destra ha il coraggio di mobilitarsi con un minimo di determinazione contro industriali, soggetti forti del paese o i loro rappresentanti che la palestra l’hanno voluta così!).
Un’operazione elettoralistica che poi si è tradotta non in una vittoria ma in una sconfitta elettorale della maggioranza anche perché evidentemente la cittadinanza non ha gradito – a ragione – tanto attivismo fuori posto, che – lo scopriamo adesso – è arrivato fino al punto di dimenticare la certificazione essenziale dell’agibilità e sicurezza..
Gli dei – lo sapevano bene gli antichi greci – si arrabbiano molto nei confronti di chi pecca di hybris (arroganza).
Speriamo che ora la palestra ottenga a breve le certificazioni mancanti, riapra il più presto possibile, venga gestita al meglio da chi più ha titoli, competenze e sensibilità per farlo, serva per la crescita delle nuove generazioni che la frequenteranno e… non ci sia più bisogno di parlarne, almeno nei termini che ci è toccato usare finora. (m.m., 19.11.21)
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