In autunno ci sono le elezioni comunali ed è giusto che la cittadinanza abbia occasione di parlarne, esprimersi, partecipare.
Già previste per la primavera e poi rimandate a causa del Covid, le elezioni comunali si terranno probabilmente a ottobre. Mentre negli altri comuni coinvolti fervono discussioni e incontri, da noi tutto tace e sembra che non rimanga altro da fare se non attendere.
In un contesto come il nostro dove le occasioni di confronto sui temi politico-amministrativi sono quanto mai scarse, invitiamo la cittadinanza ad un incontro pubblico.
Questi alcuni dei temi di riflessione che proponiamo.
* Dal Covid 19 alla “società della cura”
L’esperienza di pandemia, che purtroppo non è ancora al capolinea, ci conferma che il modello di produzione e di sviluppo vigente, fondato sull’assoluta priorità del profitto e del mercato senza regole, non garantisce più nessuno e ha reso precaria l’esistenza di tutti non solo nei paesi poveri, ma anche in quelli ricchi. Ciò obbliga a cambiare strada, qui e ora, perché l’alternativa è radicale e non mediabile: “o la borsa o la vita”.
Abbiamo anche compreso che siamo in relazione di interdipendenza tra noi e con la natura e che al primo posto va posto il diritto-dovere della “cura” – cura di sé, degli altri, degli esseri viventi, del pianeta – come unica strada che ci permette di vivere e di riprodurre la società. Abbiamo cioè imparato che la “cura” viene prima della produzione e del profitto e richiede di sottrarre alla speculazione e alla logica di mercato i beni essenziali per vivere, nonché i servizi pubblici fondamentali che riguardano la salute, il lavoro, l’istruzione, l’abitare…
Ricostruire in particolare un servizio sanitario universale diventa un compito prioritario delle istituzioni e delle comunità. Compito che non può prescindere dalla denuncia delle responsabilità che – da Governo e Regione ai poteri economici che li hanno condizionati – hanno reso tragico l’impatto del Covid. Non si può ricostruire e ipotizzare un bel niente se non si fanno innanzitutto verità e giustizia.
Il lavoro e la giustizia sociale
Nell’ultimo decennio in Italia, attraverso provvedimenti quali riforma Fornero o Jobs act (per citare solo questi), sono state devastate la vita e le condizioni lavorative della maggioranza delle persone. Si è inteso assecondare la cosiddetta globalizzazione neoliberista attraverso politiche economiche che hanno premiato i ricchi e penalizzato i poveri a tutti i livelli.
E’ di questi giorni la notizia che la fabbrica più importante del nostro paese, la Boost (già Lediberg), si trova in una situazione critica sul versante delle disponibilità finanziarie. “Fortemente a rischio”, scrivono i sindacati.L’impegno della solidarietà, per la difesa del salario e dell’occupazione,deve essere secondo noi al primo posto.
Purtroppo ovunque il lavoro e il reddito sono diventati aleatori, mentre le disparità sociali ci stanno riportando indietro di un secolo. Nelle istituzioni sono state espulse o ridotte all’insignificanza le voci dei lavoratori e delle lavoratrici. La nostra Costituzione nata dalla Resistenza, invece di essere finalmente applicata, viene quotidianamente calpestata in un quadro di relazioni istituzionali e sociali che rasentano frequentemente la barbarie. E’ possibile migliorare la nostra realtà locale senza l’impegno a contrastare queste tendenze e senza dare voce innanzitutto a chi paga il prezzo più pesante?
* Ambiente: la lotta va continuata e approfondita!
Il “riscaldamento globale” sta ponendo l’umanità di fronte a scenari apocalittici. All’origine vi è la dissennata distruzione dell’ambiente (terra, acqua, aria) provocata da un modello economico ormai globalizzato. Non solo distruzione dell’ambiente, ma anche abnormi diseguaglianze: 8 (otto!) persone detengono tante ricchezze come metà dell’umanità. Salvare il pianeta è compito di tutti e lo si può fare solo attraverso il miglioramento delle condizioni di vita di tutta l’umanità e abbattendo le disparità che sono insieme causa ed effetto della crisi globale.
Anche nel nostro territorio in passato è stato possibile in parte arginare speculazioni che sarebbero state devastanti, ma ciò non ha impedito purtroppo un notevole e rapido consumo di suolo. I rapidi cambiamenti in atto nel sistema economico finanziarizzato e interconnesso non escludono certamente nuove offensive speculative nei confronti del nostro territorio e c’è sempre chi in ogni occasione è pronto a salire su questo carro.
La forza della democrazia e della partecipazione. Le prospettive
Che si tratti di qualità della vita, diritto delle lavoratrici e dei lavoratori oppure salvaguardia dell’ambiente o di cultura, la partecipazione e la democrazia assumono un ruolo centrale.
Dopo decenni di “riforme” che hanno ridotto ai minimi termini democrazia e pluralismo nella vita amministrativa, è fondamentale che la cittadinanza – nelle sue articolazioni e diversità – sia nelle condizioni di tornare ad assumere un ruolo attivo anche rispetto alla vita amministrativa e politica.
Abbiamo davanti agli occhi il fallimento del nuovo assetto economico dato recentemente alla città di Bergamo e al suo hinterland (di cui siamo parte!) ipotizzando nuove autostrade e sviluppando fino all’inverosimile i flussi aeroportuali. La crisi Covid ha fatto giustizia di queste visioni insensibili alle loro conseguenze sociali e ambientali. Ciò nonostante ancora si continua a puntare su grandi opere stradali, che derogano a ogni cautela ambientale e contrattuale.
Si cerca ancora di vedere in uno sviluppo dell’edilizia il volano economico da favorire, magari in assenza di domanda, sfruttando le contraddizioni generate dal sistema stesso. Anche a San Paolo d’Argon dovremo decidere cosa il nostro paese dovrà essere in futuro; le nuove infrastrutture previste miglioreranno l’accessibilità su ferro verso Bergamo, ma non devono obbligatoriamente diventare l’occasione di ulteriore sfruttamento indiscriminato del territorio.
Non deve essere fatto l’errore di uscire dalla crisi pandemica solo favorendo le caotiche tendenze speculative che hanno dominato la fase precedente. La socialità, l’ambiente e la giustizia sociale devono diventare invece i cardini di una nuova, e diversa, fase di crescita della nostra comunità.
San Paolo d’Argon verso le elezioni comunali 2021 Temi, problemi e proposte. INCONTRO PUBBLICO Interventi introduttivi a cura de “L’Alternativa-San Paolo d’Argon” Martedì 27 luglio, ore 21.00 – presso SALA INCONTRI della Biblioteca, entrata da Via Giovanni XXIII (nel cortile all’aperto) |
“L’Alternativa – San Paolo d’Argon” alternainsieme@yahoo.it – www.alternainsieme.net
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