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NOTIZIARIO
giugno 2006 (scarica
1.34 MB)
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IL DEPLIANT DELLA "DESTRA
BERLUSCONIANA" (pagina 3)
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Il
travaglio postelettorale di "Vivi San Paolo".
Quando ci si trova sull'orlo di una crisi di nervi,
occorrono buone tisane e rassicuranti camomille [scarica
doc]
Nonostante
siano passate alcune settimane dalle elezioni, quelli di “Vivi
San Paolo” (la locale “destra berlusconiana”) non
si sono ancora ripresi dalla sconfitta elettorale, come dimostra l'ennesimo
depliant patinato da loro emesso nei giorni scorsi.
Questa volta se la prendono soprattutto con la nostra lista e con il
suo programma.
Non avendo avuto il coraggio di attaccarci prima delle elezioni, “Vivi
San Paolo” ha inaugurato un nuovo modo di far campagna elettorale:
quello di farla dopo le elezioni e di prendersela con l'unica lista,
la nostra, che non avrà nemmeno un rappresentante nel consiglio
comunale, con la facoltà quindi di poter rispondere a tono anche
in quella sede.
Sia ben chiaro: ci fa solo piacere che “Vivi San Paolo”
non abbia gradito il nostro programma e lo dichiari in modo scomposto,
perché questa la riteniamo una ulteriore conferma della serietà
delle nostre analisi e proposte.
Ciascuno ha il diritto di polemizzare come e anche quando vuole, purché
- come dice giustamente il depliant di “Vivi San Paolo”
- "con rispetto, inteso come valore della persona e della dignità
umana, soprattutto di chi la pensa diversamente".
Purtroppo “Vivi San Paolo” non tiene fede ai principi che
dichiara (in prima pagina), e si permette (in terza), con il metodo
incivile dell’allusione, di associare la nostra lista ad un inverosimile
"inciucio" elettorale suggerendo scambi di voti e poltrone
alle spalle dei cittadini ignari.
Noi de “L’Alternativa”, ancora legati ai valori della
“sinistra conservatrice”, riteniamo le pratiche a cui allude
“Vivi San Paolo” non cose di poco conto, bensì comportamenti
clientelari, talora perfino un po' mafiosi o comunque indegni di una
forza democratica.
“Vivi San Paolo” ha così offeso - gratuitamente e
con leggerezza - non solo la dignità politica della nostra lista
ma anche la dignità personale di tutti i suoi candidati, lavoratrici
e lavoratori che si sono presentati alle elezioni non per smanie di
potere, poltrone o di altri vantaggi, ma solo per portare un contributo
alla lotta per la giustizia sociale, la democrazia e il progresso civile.
Detto questo non vogliamo tuttavia tenerla lunga né perdere altro
tempo.
Riconosciamo agli estensori del depliant citato una serie di attenuanti,
come il caldo estivo, l’ingenuità giovanile (che li porta
ad imitare i linguaggi inattuali che usavano i notabili d’altri
tempi) e soprattutto lo stato confusionale in cui mostrano di essere
caduti per via dello shock da sconfitta elettorale.
“Vivi San Paolo” - e crediamo che questa sia l'opinione
perfino di molti fra i suoi elettori - ha bisogno di darsi una calmatina
(buone tisane e rassicuranti camomille, appunto), di prendere atto del
responso delle urne e di lasciar perdere le stizze, le allusioni e le
insinuazioni, nei confronti nostri o anche di altri.
(15.06.06.
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