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LE
STORIE DI ARNIA
C’era
un tempo che nell’alveare
Tutte le api adatte a lavorare
Non dovevan pregare il crocefisso
Per conservar nel tempo il posto fisso.
Oggi
quelle che erano belle arnie
Dicono che devono diventar precarnie,
Che con la rivoluzione industriale,
Con il commercio che divien globale,
Si rinunci a diritti sindacali,
Tarpando così le loro ali.
Le
api regine son di stessa intesa
Riunite in studio di Vespa Teresa,
Così per lievitare il capitale
L'arnia diverrà arnia letale
L’ape
operaia ne farà le spese
Vivendo con poco miele al mese,
E forse cadrà da grande altezza
Senza le ali e senza sicurezza,
E nessuna avrà medaglia d’oro,
Nella memoria, per morte sul lavoro.
Ma
alcune ancora sperano in un fax
Dall’ape Maja, meglio, dall’ape Marx.
Che esorti le novelle masse
A rinnovar la lotta di classe,
Ad unirsi contro il mondo infame
e fare tutti insieme un solo sciame,
A riportare in campo il simbol bello
Dove la falce si sposa al martello.
E
se sbarreran le celle od altro spregio,
Niente paura che di fuori è peggio.
PROPOLETARI
DI TUTTO IL MONDO, UNITEVI!
ZIO
ENZO (maggio 2008)
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altre poesie di Zio Enzo: 1
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